Ariel Arnaldo Ortega, soprannominato "El Burrito" (L'Asinello), è un ex calciatore argentino, nato a Ledesma il 4 marzo 1974. È considerato uno dei migliori talenti argentini della sua generazione, noto per la sua abilità nel dribbling, la visione di gioco e la capacità di segnare gol spettacolari.
La sua carriera è stata segnata da alti e bassi, con momenti di grande splendore alternati a periodi di difficoltà disciplinari e personali.
Carriera nei Club:
River Plate: Ortega è cresciuto nelle giovanili del River Plate, dove ha debuttato nel 1991 e ha vissuto i suoi anni migliori. Ha vinto numerosi titoli nazionali e internazionali con i Millonarios, diventando un idolo per i tifosi.
Valencia: Nel 1996, si è trasferito in Europa, al Valencia, senza però riuscire a esprimere al meglio il suo talento.
Sampdoria e Parma: Successivamente ha giocato in Italia, prima nella Sampdoria e poi nel Parma, con risultati altalenanti.
Ritorno al River Plate: Dopo diverse esperienze all'estero, è tornato più volte al River Plate, dove ha concluso la sua carriera nel 2011.
Carriera in Nazionale:
Ortega è stato un elemento fondamentale della Nazionale argentina per molti anni. Ha partecipato a tre edizioni dei Mondiali (1994, 1998 e 2002) e ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, dove ha vinto la medaglia d'argento.
Stile di Gioco e Caratteristiche:
Ortega era un trequartista talentuoso, capace di giocare anche come ala. Possedeva un dribbling funambolico, una grande visione di gioco e un ottimo tiro. Era noto per la sua imprevedibilità e la capacità di creare occasioni da gol.
Controversie e Difficoltà:
La carriera di Ortega è stata offuscata da problemi disciplinari e di alcolismo, che ne hanno limitato il potenziale e lo hanno portato ad affrontare periodi difficili.
Eredità:
Nonostante le controversie, Ariel Ortega rimane una figura iconica del calcio argentino. È ricordato come un talento purissimo, capace di gesti tecnici straordinari e di emozionare i tifosi con il suo gioco spettacolare. La sua abilità e la sua creatività lo hanno reso uno dei giocatori più amati e rispettati nella storia del River Plate e della Nazionale argentina.